DI: MICHELE TOSO

Il discorso memorabile tenuto da Matteo Renzi la notte del referendum, consapevole della sonora sconfitta del SI (fermatosi al 40%, contro il 60% del NO) sarebbe stato scritto da Alessandro Baricco. Renzi aveva personalizzato il referendum costituzionale. In pratica aveva posto il “voto di fiducia” sulla sua riforma, non al Parlamento, ma al popolo italiano. L’ormai ex premier ha posto la vittoria del referendum come condizione per poter continuare a governare.

Fonte: http://it.blastingnews.com/politica/2016/12/il-discorso-di-renzi-post-referendum-scritto-da-alessandro-baricco-001295007.html

 

A colpo d’occhio, subito senza ancor che proferisse parola, Matteo Renzi appare esausto, provato, avvilito e manca in apertura del discorso della sua solita grinta.

Di seguito, l’analisi dei momenti più significativi del discorso dell’ ex Premier tenuto a seguito del referendum del 4 dicembre 2016.

AFFERMAZIONI ANALIZZATE TOTALI: 7

AFFIDABILI: 2

INAFFIDABILI: 3

POCO  AFFIDABILI / RIVELATRICI: 2

Dal secondo 0:11 del video: “Credo che sia stata una grande festa della democrazia”  nell’affermare ciò Renzi tiene gli occhi chiusi, la testa bassa e la bocca serrata. Considerati nel suo complesso tali segnali corporei (non tipici di chi esulta per una festa) potrebbero indicare una  discordanza tra l’affermazione fatta e ciò che stava realmente pensando.

ESITO: INAFFIDABILE

0:32 Riferendosi ai cittadini R. dice: “[…] riavvicinati alla Carta costituzionale” durante tale affermazione fa una pausa, serra la bocca, deglutisce faticosamente, tiene lo sguardo verso il basso, in particolare al sec. 0:35 è possibile notare un espressione del viso dominata dalla mimica della bocca che pare sia mirata a screditare fortemente ciò che sta enunciando. In altre parole si potrebbe intendere che secondo lui i la maggioranza delle persone che hanno votato NO è stata mossa dalla voglia di “mandarlo a casa”. Tale ipotesi viene avvalorata dallo stesso Renzi in quanto configura verbalmente un indefinito gruppo di “Leaders del fronte del NO” che si contrappongono alla sua figura istituzionale e politica.

ESITO: AFFERMAZIONE RIVELATRICE

Prima di iniziare a parlare a coloro che l’ex Premier definisce “gli amici del SI” , al frame 1:44 e 1:45 alza gli occhi al cielo (come a rimarcare che è stato fatto tutto il possibile in merito, alza le sopracciglia, poi esegue una copiosa inspirazione con la bocca, tipica di chi è stanco e rassegnato. Tali espressioni nel complesso potrebbero essere intese come un ammissione di sconfitta.

Da notare durante il suo discorso che nelle poche volte in cui parla con la faccia verso le telecamere, il suo sguardo resta spesso fisso e immobile verso destra-alto. Ciò potrebbe significare che stava ricordando visivamente le parole da pronunciare. Subito dopo l’eloquio fatto con lo sguardo frontale riabbassa lo sguardo per leggere e proseguire a parlare.

ESITO: POCO AFFIDABILE

Al min. 4:20 riferendosi alle vicende della politica italiana Renzi afferma: “… ma non perde mai nessuno”  esattamente a questo punto inserisce la mano sinistra all’interno della tasca dei pantaloni per alcuni secondi, poi la toglie si aggrappa al leggio e ammette di aver perso.

Vorrei soffermarmi sul dettaglio della mano in tasca.

Nel linguaggio del corpo ogni gesto va contestualizzato all’ambiente in cui il soggetto si trova e alle interazioni circostanziali di vario genere che effettua.

In questo specifico caso, dal mio punto di vista, il gesto in esame denota necessità di privacy, ovvero il bisogno di ritrovare l’affetto sincero del nucleo familiare causa disagio/sofferenza arrecato dalla “sconfitta” referendaria. Ciò potrebbe significare che Renzi ce l’ha messa proprio tutta.

In questo caso l’allineamento comunicativo si manifesta coerente su tutti e tre i livelli.

ESITO: AFFIDABILE.

5:54. Quando Matteo Renzi elenca i suoi “slogan” per il SI come l’eliminazione del bicameralismo (a me non risulta n.d.a.), la riduzione dei costi della politica etc… mostra i palmi delle mani volgendoli verso l’alto.

Tale gesto viene percepito come un segnale positivo, ovvero, se qualcuno ti parla con i palmi rivolti verso l’alto tu percepirai inconsciamente in modo positivo il messaggio che ti viene trasmesso. Quindi, indipendentemente da qualunque valutazione qualitativa del messaggio espresso se lo si emette con i palmi rivolti verso l’alto l’impatto inconscio che avrà sui destinatari sarà prevalentemente positivo.

ESITO: POCO AFFIDABILE

6:30. Analogamente alla critica che Renzi fa alla vecchia politica nei primi secondi del suo discorso, l’ex Premier adesso critica nuovamente i politici “vecchio stampo” che sono sempre gli stessi e si scambiano gli incarichi ma non cambiano mai il paese.

Anche in questo caso la mano sinistra finisce in tasca, dunque pare che in lui a seguito di tale affermazione stia prevalendo la voglia di tirarsi fuori da tale situazione e rifugiarsi, almeno nell’immediato, nel proprio nido familiare.

ESITO: AFFIDABILE.

7:04 A questo punto Renzi nel dichiarare che darà le dimissioni assottiglia e ritrae all’interno le labbra che quasi tendono a scomparire. Tale espressione può rappresentare una certa amarezza mista a collera. Ciò è comprensibile per chi crede (senza voler entrare nel merito n.d.a.) in un progetto.

ESITO: AFFIDABILE.

7:40 Ennesimo slogan di cui l’ex Premier, da buon boy-scout ne va fiero ” Bisogna lasciare i posti meglio di come si sono trovati! (B. Powell)”. Anche stavolta i palmi sono verso l’alto.

8:32 Renzi enuncia: “Saremo protagonisti!“, la parola “protagonisti” viene pronunciata in modo scorretto, quasi non completamente. (Sarà forse che l’inconscio lo sta frenando in quanto non crede assolutamente a tale affermazione? n.d.a.)

ESITO: INAFFIDABILE.

9:02 Durante l’esternazione di gratitudine alla “struttura straordinaria di professionisti” è necessario porre attenzione alla mano sinistra in tasca (comandata dal lobo destro, quindi astratto e meno razionale) che stona notevolmente a livello comunicativo con la mano destra che va al petto (comandata dal lobo sinistro quindi razionale e maggiormente controllabile).

Allora, l’ex Premier mostra gratitudine (mano dx) oppure pensa altro che non vuole dire (mano sx). – confrontare anche min 4:20 e 6:30 –

ESITO: INAFFIDABILE.

I ringraziamenti finali che Matteo Renzi riserva alla moglie e ai figli mettono a dura prova la sua sfera emotiva, tale evento ha mostrato, sicuramente a me, un amore autentico e una necessità-desiderio di ritrovare a passare più tempo con loro consapevole dei sacrifici che ha chiesto loro durante i suoi mille giorni di Governo.

Lasciandovi alla confutazione e alla ricerca di riscontri di quanto finora detto non resta che augurare a tutti noi: “Imbocca al lupo e buona fortuna!”

 

 

Fonte immagine: www.lastampa.it