Di: GIORGIA GUGLIELMINI__________

 

 

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Il Presidente Napolitano è stato Capo di Stato per nove anni dal 2006 al 2015; il Presidente delle “prime volte”: l’unico Capo di Stato a essere stato membro del Partito Comunista Italiano, il primo presidente della Repubblica ad aver accettato un secondo mandato, il più anziano al momento dell’elezione. Nel corso dell’intervista verranno sottolineate alcune affermazioni in disaccordo con ciò che è stato più volte ribadito dal Presidente Renzi. Essendo il Premier primo promotore e “ideatore” del Referendum del 4 dicembre ci atterremo alle sue considerazione, prendendole per buone. Vedremo dunque come all’interno dello steso SI, ci possano essere veli di costante incoerenza o mancata COESIONE.

ELEMENTI ANALIZZATI: 6

ESITO AFFIDABILE: 0

ESITO INAFFIDABILE: 6

MINUTO 03:40- Vespa chiede al Presidente emerito, riferendosi alla riforma proposta dieci anni fa da Berlusconi e dal centro destra che aumentava i poteri del Presidente del Consiglio, quale effetto gli provocasse rivederlo riproposto dopo dieci anni. Al minuto 04:02 Napolitano afferma che arrivò giusto in tempo per votare contro la riforma presentata dal centro destra. “Se si vede questa riforma nel suo contenuto si trovano molti punti e soluzioni che c’erano in tutti i progetti precedenti, compreso quello di Berlusconi (…) Quello che io ritenni inaccettabile fu l’indebolimento dei poteri del Presidente della Repubblica come supremo arbitro”. Qualcosa sembra non quadrare, se nella proposta attuale sono presenti MOLTI elementi similari, perchè dieci anni fa si trovava in disaccordo e questa volta no ? Perché Vespa parla dei poteri del Presidente del Consiglio e lui “evade” dalla risposta? Napolitano inoltre afferma di essere in disaccordo per l’indebolimento dei poteri del Presidente della Repubblica ma evidentemente perfettamente in accordo con l’indebolimento della democrazia e dei poteri dei cittadini. Dovrebbe inoltre essere un caso che il successore di Ciampi sia stato Napolitano e che lui sia stato dunque a sfavore del Referendum perché il quesito indeboliva i poteri del Capo di Stato?

ESITO: INAFFIDABILE

MINUTO 09:25 – Il tema principale è il doppio incarico dei sindaci/parlamentari, Napolitano “evade” dalla domanda di Vespa ritenendo che noi, cittadini italiani, siamo rimasti ad argomenti ormai SUPERATI. Come possono essere definiti superati se il Referendum si basa anche su questo ? Forse il Premier voleva intendere che siamo un Paese tradizionalista e non propensi a questi tipi di cambiamenti, ma sicuramente il doppio incarico dei futuri parlamentari non si può definire un tema poco attuale

ESITO: INAFFIDABILE 

MINUTO 12:14- Il Presidente emerito, su domanda di Vespa, parla dell’importanza che le Regioni a Statuto Speciale hanno rivestito per l’unione dell’Italia. Ricordiamo infatti che le Regioni a Statuto Speciale sono tali per motivi differenti ma in generale si è considerato necessario istituirlo per garantire l’unità territoriale, vedesi la Valle D’Aosta, o la Sicilia con i suoi movimenti separatisti. Si è dunque riconosciuto a queste Regioni, istituite nel 1948 insieme alle altre, poteri e indipendenze speciali.

ESITO: INAFFIDABILE

MINUTO 14:23 – Napolitano elenca quali saranno i miglioramenti che attraverso questo REFERENDUM si otterranno e in particolare afferma che la democrazia avrà notevoli benefici e in particolare un solido rafforzamento. Anzi dichiara che il SI del Referendum porta ad una “GARANZIA DEMOCRATICA”. Ci dobbiamo necessariamente discostare da una frase del genere, perché la parola “democrazia” include al suo interno la “sovranità del popolo”, non ci può essere democrazia se si intende avere al Senato soggetti con doppio incarico, intoccabili e non scelti dal popolo allora si, votiamo tutti per essere a cavallo di una garanzia democratica.

ESITO: INAFFIDABILE

MINUTO 15:00- L’ex Capo di Stato definisce “abberrante” la sfida che si è creata per “pubblicizzare” i SI o i NO del Referendum e in un paio di riprese nel corso dei 23 minuti di intervento, ribadisce come non sia d’accordo con le modalità con cui il Presidente Renzi si “accolla” la responsabilità della riforma. Tuttavia se si continua ad ascoltare l’intervista si coglie esplicitamente come Napolitano ricordi agli italiani che il 4 dicembre no si vota per il Governo ma per il Referendum; l’ex Presidente però sembra non rammentare che in questo modo sta inconsapevolmente invitando gli italiani a non appoggiare per le prossime elezioni il Premier vigente. Napolitano ha probabilmente inviato un messaggio implicito ai cittadini sostenendo che se un Presidente del Consiglio ha condotto una campagna per un Referendum “aberrante” non potrà probabilmente condurre un Governo tanto diverso, ha quindi in modo inavvertito consigliato ai cittadini di non votare a favore dello stesso Governo alle prossime elezioni.

ESITO: INAFFIDABILE

MINUTO 15:28 – Napolitano si distacca da uno degli obiettivi ribaditi più volte da Renzi, nonchè punto di forza della sua campagna, quale il taglio delle poltrone parlamentari. Egli afferma “l’obiettivo della riforma é avere un Senato rappresentativo dei poteri territoriali ” e per questo motivo più “snello”. Come abbiamo detto in questo caso dobbiamo e possiamo fare “capo” e riferimento al Premier Renzi e alle sue parole che cozzano bruscamente con quelle di Napolitano, mostrando infatti come all’interno della stessa decisione ci possono essere pareri totalmente discordanti. Sicuramente dal punto di vista psicologico non è né rassicurante né tanto meno incoraggiante avvertire carenza di unione e accordo. Spieghiamo meglio, se idee, pareri e modi di agire discordanti si manifestano tra opposizioni sarebbe normale non far leva sulla carenza di coesione, ma se il voto per il SI è spaccato in due, motivando questa decisone con visioni che sono agli antipodi, es: scopo diminuzione poltrone/lo scopo non è la diminuzione delle poltrone, il tutto può infondere nei futuri elettori solo senso di confusione e destabilizzazione che non inducono a votare pro ma inevitabilmente contro. Sarebbe stato utile in primis avere una linea comune da seguire per invogliare/consigliare i cittadini a votare pro o contro per poi esporsi pubblicamente.

ESITO:INAFFIDABILE

Necessario è sottolineare che essendo nell’ambito della politica giocano in maniera sostanziale schemi, tattiche e ragionamenti ben elaborati che, spesso sotto banco, portano a successi in diversi ambiti. Bisogna osservare come in questo video Napolitano non sembra appoggiare i modi, le idee i comportamenti del Presidente del Consiglio Renzi: tattica o reale disaccordo ? Soprattutto, per esporsi così tanto, una volta finito il suo mandato presidenziale, quale potrebbe essere il guadagno, se c’è ne dovesse essere uno ? Lasciamo a voi le considerazioni !

Di: Giorgia Guglielmino
Inviato da iPad

Categorie: Politica