“Scellerato è colui che inizia una battaglia senza piani di contingenza, armi, logistica, finanze ed esperienza, poiché non potrà decidere da solo il momento in cui farla terminare e tanto meno chi sarà a perire sul campo”

 

Questo articolo nasce come “doverosa” risposta ad alcune dichiarazioni non confacenti la realtà inerenti le elezioni CoCeR rilasciate online su Facebook da alcuni Rappresentanti di categoria.

A) Prefazione

Non potete nemmeno lontanamente immaginare ciò che si nasconde dietro le elezioni del CoCeR e dietro alcuni personaggi che da sempre avete supportato e ai quali avete dato in mano il vostro futuro: perchè se solo lo aveste saputo, avreste preso a calci qualche culo forse troppo accomodato.

Volete sapere perchè gran parte degli appartenenti alla categoria “D”, Graduati e Volontari vivono in maniera indecorosa?

Io me lo sono sempre chiesto, e mi sono fatto anche tutta una serie di domande. 

Come mai nell’ultimo mandato CoCeR durato oltre un decennio i nostri “rappresentanti” non sono riusciti a migliorare le cose in favore di tutti, ovvero riuscendo invece troppo spesso solo ad ottimizzare aspetti dello status lavorativo ed economico esclusivamente di una parte?

Il malcontento presente nella categoria Graduati e Volontari è dovuto integralmente e realmente ai Vertici Militari “sordi e ciechi” rispetto alle necessità del personale, così come descritti negli anni  dai rappresentanti?

I Vertici Militari sono veramente tutti malevoli e in mala fede verso il proprio personale?

Veramente i nostri Comandanti non tengono conto del malessere, delle aspettative, della salute del proprio personale?

E’ realmente questa la realtà oppure la si vuole descrivere così?

Oppure tale situazione è dovuta a una rappresentanza magari svolta da alcuni con comportamenti egoistici, passivi al limite della compiacenza, finalizzati a non infastidire chi l’avrebbe potuta e dovuta stigmatizzare?

Quei “famosi e onnipresenti” rappresentanti CoCeR, proprio quelli che con arroganza, prepotenza e dialettica da venditori di Folletto (che farebbe intimidire Wanna Marchi), negli anni ci hanno venduto quotidianamente il loro operato spacciandolo come massima espressione possibile del miglior impegno rappresentabile, ci hanno detto sempre la verità?

Si sono sempre adoperati con lealtà e onore in tutela dei propri colleghi e delle Istituzioni?

Hanno sempre con onore e lealtà mantenuto le parole date?

Negli anni questo manipolo di Delegati CoCeR, anche attraverso le pagine di facebook e i gruppi Whatsapp con foto, post e filmati, ci hanno convinto di essere i tutori della categoria. Si sono disegnati come “cavalieri“ a difesa del benessere di tutti i colleghi, capaci di scendere in piazza, farsi riprendere a spazzare le strade e a scioperi della fame non troppo efficaci visti i risultati.

Attraverso proclami autoreferenziali colmi di parole quali altruismo, lealtà, sincerità, etica, sono stati realmente mossi nelle loro azioni da fini altruistici, come dagli stessi sempre affermato?

Ovviamente il tutto senza mai un contraddittorio, chi osava farlo veniva bannato dai loro profili o gruppi e poi fatto attaccare dal branco.

Ma veramente dobbiamo credere che non siano mai entrati in gioco venali ed egoistici secondi fini?

Nel caso si evidenziassero oggettivi e obiettivi comportamenti sleali e poco etici, continueremmo a garantirgli la nostra incondizionata fiducia, amicizia e supporto?

Ecco, forse è il momento di avere una nuova visuale.

Forse è venuto il momento di capire.

Ora vi racconto cosa avviene realmente nei palazzi romani mentre voi lottate per un’ora di straordinario, per lo stipendio che non arriva, per una funzionale tutela sanitaria, o per difendervi da vessazioni perpetrate da sleali Comandanti.

Se solo avrete la voglia e la pazienza di leggere fino all’ultima parola, potrete capire la vera faccia di certi comportamenti e la verità di certe dinamiche da voi vissute.

Io, per capirlo, ho dovuto fare delle scelte che potrebbero essere non comprese da tutti, ma proprio grazie a quelle scelte ora, senza rischiare di essere sconfessato, posso raccontarvi quali sentimenti muovono alcune dinamiche.

B) Premessa

  1. Per comprendere a pieno le cose descritte in questo articolo bisogna tenere a mente alcuni concetti:
  1. Cosa avviene quando una persona con comportamento sleale che si crede furba incontra una persona che si finge scema?
  2. Per poter fare battaglie bisogna essere inattaccabile e inaffondabile;
  3. Per essere inattaccabile e inaffondabile non bisogna essere corruttibile, tanto meno ricattabile;
  4. Per non essere ricattabile basta essere trasparente, leale e coerente;
  5. Se riempi Facebook con tuoi post e video nei quali dici di lavorare con lealtà esclusivamente in favore dei colleghi, o decanti di possedere lealtà, coerenza e trasparenza ricordati che internet ha memoria ferrea e non perdona, quindi prima o poi verrai sputtanato.
  1. In questo articolo verranno evidenziati e stigmatizzati comportamenti tutt’altro che edificanti forse perpetrati negli anni e, sempre forse, mirati al raggiungimento del “godimento” dei benefit spettanti ai Delegati CoCeR. Comportamenti completamente privi di pudore e mossi in spregio a sentimenti quali onore, dignità, lealtà e coerenza. Comportamenti che inducono a calpestare tutto e tutti, a dichiarare il falso, che si approfittano della buonafede delle persone sfruttandole per il raggiungimento dei loro fini. Comportamenti che culminano con il gettare via le persone che si erano fidate, una volta raggiunto il loro scopo, ovvero dopo averle adulate, circonvenute, usate e denigrate.
  2. Qui si stigmatizzano i comportamenti e non vengono minimamente dati giudizi alle persone, per i quali ogni lettore sarà libero di scegliere il più appropriato.
  3. Qui si cerca di utilizzare il diritto di critica e di cronaca così come sancito e concesso dalle leggi dello Stato e dai regolamenti. Ogni interpretazione differente rimane puramente soggettiva.

N.B.: Nel caso qualcuno volesse intraprendere una discussione qui o in altre sedi ritenute più opportune al fine di minare la veridicità dei fatti, si rimane ben disponibile a contrapporre tutta una serie di riferimenti, fatti, circostanze, testimonianze e “supporti” obiettivi e oggettivi a conferma di quanto dichiarato e molto molto altro. Spero che gli altri possano risultare tanto fortunati o organizzati da poter fare lo stesso.

C) Inciso

Questo articolo nasce in risposta ad alcune persone che pur avendo una visione completamente opposta alla mia circa il significato e il valore di una “parola data”, che pur disattendendo costantemente e coscientemente sentimenti quali lealtà, coerenza e onestà intellettuale, si arrogano il diritto sui social media di elevarsi a difensori dei colleghi, promuovendo le proprie persone come simboli indiscussi di altruismo e correttezza, arrivando anche a vantare “forti” amicizie e collaborazioni con il sottoscritto, cosa ovviamente non corrisposta.

D) Puntualizzazione

Questo articolo e i punti di seguito elencati saranno di sicuro compresi, nella pienezza del significato da chi mi conosce personalmente, e spero anche da quei Delegati CoBaR che hanno ascoltato le mie parole e le mie promesse alla presentazione durante la campagna elettorale per il CoIR svoltasi a Bolzano.

  1. Avrei avuto buone possibilità di farmi eleggere a CoCeR, sarebbe bastato scegliere la corrente vincente del il Movimento 2 Stellette e non quella della cordata Foti/Votano/Migliore/Frattalemi/Marzi/Segnin:
  • Come più volte dichiarato pubblicamente avevo ricevuto contatti e un invito ad entrare in squadra da tutte le realtà in campo, quindi anche dai 2 Stellette;
  • Nel Movimento 2 Stellette avevo conoscenze dirette con persone, che godono della mia fiducia e amicizia e che mi avrebbero supportato volentieri con lealtà e onore. 
  • Con i numeri dei delegati e le rispettive anzianità  in campo nelle due fazioni, spostandomi nella cordata 2 Stellette avrei lasciato in 6 persone la cordata Foti/Votano/Migliore/Frattalemi/Marzi/Segnin, ovvero con un bacino di voti pari a “6”, precludendogli ogni possibilità di elezione (servivano minimo 7 voti e una certa anzianità per passare, quindi la loro non elezione sarebbe stata “certezza matematica”);
  • Per coerenza con quanto sempre dichiarato e per correttezza verso chi mi ha votato non ho fatto scelte di comodo, come si capirà da questo articolo;

2. Non ho scelto questa strada più facile per il posto di CoCeR, poiché in più occasioni, compresa le campagne elettorali per il CoBaR e per il CoIR, ho dichiarato che la mia priorità non era avere una poltrona, bensì individuare, evidenziare, scardinare e denunciare quelle realtà e quei comportamenti che continuano ad ostacolare il miglioramento del Comparto Difesa, ovvero il benessere della categoria. In senso generale nella vita:

  • Non si devono attaccare norme, leggi o istituzioni, bensì bisogna individuare e stigmatizzare i comportamenti irregolari o illeciti perpetrati dalle persone quando queste si mostrano in possesso di pochi scrupoli;
  • Se si vuole cambiare qualcosa nella vita, bisogna stigmatizzare il comportamento di quelle persone che interpretano a loro vantaggio le norme e le leggi o peggio ancora, le disattendono per meri scopi personali, e non cambiare le leggi che quasi sempre risultano essere giuste;
  • Per migliorare la nostra vita non serve buttare veleno sui colleghi, sui Vertici Militari e Politici, basta comportarsi da “buon padre di famiglia”, sempre e comunque;

3. Per capire se realmente esistono comportamenti irregolari o immorali bisogna constatarli di persona e non fermarsi a dicerie o preconcetti:

  • Questo il motivo per il quale ho deciso di passare fin da subito da sciocco e credulone agli occhi della cordata Foti/Votano/Migliore/Frattalemi/Marzi/Segnin al punto tale da farne parte;
  • Farmi vedere ingenuo mi ha permesso di sondare e contestualizzare eventuali comportamenti perpetrati in malafede;
  • Farmi etichettare come “l’ingenuo”, ha fatto cadere ogni tabù e guardia ai miei interlocutori, facendo evincere ed enfatizzare le loro reali intenzioni e personalità;
  • Passare da malleabile ha spinto alcune persone a dimostrare la loro reale indole senza più curarsi della mia presenza;

4. Per avere il diritto di stigmatizzare un comportamento sbagliato non devi allo stesso tempo perpetrare lo stesso solo perché conveniente per la tua persona:

  • Per essere credibile e rispettato devi essere coerente sempre e tenere fede alla parola data;
  • Se avessi raccontato gli eventi dall’esterno, “per sentito dire”, sarei stato poco credibile;
  • Se avessi fatto il doppio gioco, ovvero fossi entrato con il Movimento 2 Stellette per avere la poltrona, per poi al contempo fingermi della cordata Foti/Votano/Migliore/Frattalemi/Marzi/Segnin per carpirne le eventuali mancanze, avrei si’ salvato la poltrona, ma avrei al contempo perpetrato lo stesso deprecabile comportamento contrario alla lealtà, all’onore, alla coerenza e alla trasparenza proprio qui stigmatizzato;
  • Dovevo sembrare come loro per conoscerli ma non volevo diventare come loro per convenienza;
  • Sarebbe bastato leggere con attenzione il mio volantino elettorale CoCeR nel punto in cui elencavo pregi e difetti per capire il mio pensiero e la mia persona:
  • “…Pregi: Coerente e solido; Leale e sincero nel bene e nel male, nonostante le possibili conseguenze; Anti conformista e lungimirante; Coraggioso.
  • Difetti: Insofferente alla burocrazia inutile; Disordinato; Scarsa RAM; Prolisso; Testardo; Vendicativo…”.
  1. Nessuno è esentato dall’errore, ma tutti possiamo avere la dignità di riconoscerlo e di non ripeterlo. L’importante è vivere sempre per convinzione e mai per convenienza, e chi viene meno a questa semplice regola di vita, chi tratta gli altri con sufficienza e arroganza, deve conoscere cosa vuol dire di perdere credibilità, amicizia e stima da parte delle persone che in lui confidavano:

Indubbiamente la mia scelta ha portato all’elezioni a CoCeR del Delegato Foti, verso il quale non nutro ne’ amicizia ne’ stima come invece da lui vantato, ma questa scelta non sarebbe stata dal sottoscritto avallata in assenza di alcuni presupposti invece qui presenti:

  • Foti si è sempre potuto comportare come “riccamente” evidenziato da lui stesso nelle decine e decine di chat, post, video pubblicati su Facebook, solo in quanto supportato da altri delegati CoCeR a lui legati e in possesso degli stessi presupposti professionali e morali( ogni lettore potrà darà il proprio giudizio in merito);
  • In questo mandato 5 delegati su 8 sono giovani delegati che nulla hanno a che spartire con le “vecchie” realtà e stratege;
  • I nuovi 5 delegati CoCeR hanno improntato tutta la campagna elettorale sulla differenza del loro modo di pensare e di agire, ovvero completamente contrario ai vecchi delegati.

Realtà evidenziata in maniera sublime nel momento in cui, durante l’incontro conoscitivo avvenuto a Roma nella giornata pre-elettorale, non hanno degnato i presenti nemmeno della possibilità di interfacciarsi con loro, lasciando inizialmente ad unisono l’aula, ovvero costringendo i presenti a litigare istericamente per le briciole raffigurate dall’unico posto disponibile;

  • I cinque nuovi delegati CoIR sono tutti della stessa squadra e tutti fortemente amalgamati e coesi, questo sarà il loro punto di forza per poter ottenere tutto il meglio per la nostra categoria, poiché non vivranno i contrasti, le strategie, le pressioni, le pugnalate vissute dai loro omologhi nel passato;
  • I cinque giovani delegati hanno il numero che gli permetterà di avere sempre la maggioranza nelle votazioni, quindi di non poter essere ricattabili o messi sotto pressione e di non dovere scendere a compromessi o chiedere favori;
  • I 5 giovani CoCeR, proprio in quanto giovani, sono proprio come da me preventivamente scritto e dichiarato nei volantini elettorali redatti in tempi non sospetti: “Il giovane Delegato rappresenta l’esuberanza, lo stupore, la curiosità, l’innovazione, la cultura, l’intraprendenza, a volte anche l’arroganza data dalla giovane età e dalla prestanza fisica ancora fiorente, quindi il futuro…”.

Esuberanti, intraprendenti e arroganti come è giusto che siano persone che, in una relativamente giovane età anagrafica e di servizio, si trovano a raggiungere un traguardo da molti nemmeno lontanamente immaginabile. Giovani soldati che hanno scelto di cambiare il loro “mondo” mettendoci la faccia e il cuore senza curarsi delle difficoltà e degli attacchi di chi gli sta attorno. Persone che hanno deciso di rischiare in prima persona per il bene di tutti.

  • Ora Foti deve interfacciarsi con questi delegati che non accetteranno mai compromessi, inciuci, pressioni o “promesse”, tutte realtà forse evidenziate e usate in passato da altri, proprio inquinato completamente differenti da lui;
  • Ora Foti dovrà interfacciarsi proprio con quelle persone che quotidianamente negli ultimi mesi ha costantemente denigrato, infangato, deriso, chiamato “stupidi idioti”, “lobotomizzati”, “burattini di Bitti”, e tanti altri aggettivi (nel caso qualcuno dovesse dubitare di tali affermazioni può tranquillamente provare a smentire prendendosi ogni responsabilità in merito) ;
  • Ora Foti dovrà rispettare pubblicamente queste persone e chieder loro anche scusa delle accuse e delle voci mosse nei loro confronti, oppure dovrà dimostrare con i fatti e non a parole, quindi questa volta con contraddittorio, che tutte le accuse mosse in passato nei loro confronti erano vere e fondate;
  • Ora Foti quando sarà al cospetto dei Gen. C.A. Graziano o Farina, o della Signora Ministro Trenta, dovrà vivere qualche imbarazzo a fare il padre di famiglia o a decantare legami, similitudini, amicizie proprio con quei “bravi ragazzi” dei “giovani” CoCeR o, peggio ancora, a decantare ideali e sentimenti quali onore, coerenza, lealtà!

6. Per finire, i motivi che mi hanno spinto a votare la cordata di Foti/Votano/Migliore/Frattalemi/Marzi/Segnin seppur contrari ai miei ideali morali sono principalmente:

  • Come detto in precedenza non avrei potuto stigmatizzare eventuali comportamenti ritenuti da me sbagliati se poi per convenienza fossero stati da me perpetrati. Se avessi detto alla cordata in questione “sono dei vostri” per poi non mantenere la parola mi sarei macchiato della stessa onta di comportamento sleale. Coerenza e lealtà vuol dire anche prendere queste decisioni;
  • Non fare eleggere Foti gli avrebbe dato la possibilità di elevarsi quale “martire” fatto fuori dai “poteri forti” o da suoi ipotetici nemici ( Bitti, Mangiulli, Gentile, Vertici Militari) solo in quanto difensore dei colleghi, come da lui dichiarato, “ho ricevuto continui attacchi dai Vertici Militari per aver difeso i miei colleghi” ( stranamente non ha mai fatto un nome o presentato una denuncia). Oppure eliminato secondo “subdole macchinazioni e coltellate alle spalle” solo perchè non in possesso di un “fisico da modello” come invece voluto dai Vertici Militari. “…i Vertici ci vogliono fotomodelli…”. Affermazione questa più volte formalmente dichiarata da Foti ma che sembrerebbe non avere riscontro nella realtà dei fatti visto che i regolamenti, la dignità e l’etica, e non i Vertici, ci impongono di mantenere una forma fisica commisurata alle attività implicite della divisa, logistiche o operative che siano. Un fisico evidentemente in sovrappeso/obesità, con oltretutto evidenti problemi di deambulazione, di sicuro non permette ne il superamento delle varie prove di efficienza fisica e operativa necessarie per mantenere l’idoneità al servizio, ne’ tanto meno garantisce l’espletamento del servizio che la divisa, il giuramento e lo stipendio ci impongono.

Semplici prove empiriche facilmente effettuabili sancirebbero la veridicità di queste affermazioni.

Detto ciò, il fatto che Foti bruci gran parte del suo tempo e delle sue energie per eliminare questo vincolo invece “vitale” per la stessa esistenza e funzionalità delle Forze Armate, sembrerebbe evidenziare un possibile interesse più soggettivo che obiettivo e pluralistico nella voglia di ricoprire la carica di CoCeR (ossessiva lotta per eliminare l’I.M.C).

Di seguito verranno rappresentati gli avvenimenti principali che si sono verificati in concomitanza delle elezioni CoIR e culminati nella giornata delle elezione CoCeR.

Questo potrebbe e dovrebbe dare degli spunti di riflessione.

E) Cronaca

Da tre settimane si continua impunemente a definire come leale, coerente, programmato, amichevole e volontario lo svolgimento dei fatti inerenti alle elezioni CoCeR, che tutto hanno avuto tranne le qualità appena citate.

Da due settimane leggo su Facebook di persone che in maniera ossessiva continuano ad auto celebrarsi in post e video come “unti dal Signore”, enfatizzando la propria persona e facendo intendere di aver lavorato in modalità etica e rispettosa nei confronti delle persone definite “amiche” e con le quali si erano affiancate nella corsa per le elezioni del CoCeR.

Nulla di più lontano dalla realtà dei fatti. Per realtà intendo proprio quella invece evidenziata dallo stesso Foti prima di sapere di essere stato eletto.

  • Foti, 9 luglio 2018 14:14: “Altro che rinnovamento.
    Qui assisto al peggior spettacolo della politica. Speriamo che ci diano il sindacato subito.
    Quanta falsità, quanti falsi amici. Ma io non vi abbandono”

Fonte: https://www.facebook.com/girolamo.foti/posts/10156272869504765

Qui la prima riflessione, Foti cita falsità, falsi amici, il peggior spettacolo della politica e poi invece nega e rinnega quanto da lui stesso dichiarato, parlando di amici, di etica e di lealtà. Distrazione? Oblio? Altro?

Infatti, in post e video inseriti dopo le votazioni su Facebook si continua ad identificare tutto il contrario di ciò che realmente è accaduto durante le due giornate di elezione del CoCeR, omettendo volutamente di citare i reali comportamenti invece tenuti, che risultano essere completamente opposti a quelli enfatizzati.

  • 10 luglio 2018 20:51: “Certo di non essere il nuovo che avanza.
    Penso di essere l’usato sicuro garantito.
    Grazie al patto che unisce con un gruppo di veri amici. Mi ritrovo eletto per il terzo mandato consecutivo di Delegato Nazionale del Cocer”

Un abbraccio da Girolamo Foti

Fonte: https://www.facebook.com/girolamo.foti/posts/10156275877659765

  • 11 luglio 01:40: Del mio amico Dr. Marco Votano ho apprezzato il suo gesto di non voler vincere per dare spazio a me e la stessa cosa ha fatto Domenico Migliore che hanno blindato la mia candidatura durante la notte del 10 luglio. Forse abbiamo rovinato la festa a costoro che speravano nelle pugnalate fraticide per una poltrona. Considero Marco Votano una persona abbastanza competente che mancherà alla categoria in questo difficile periodo storico. Spero vivamente che Marco Votano accetti di ricoprire un ruolo importante nell’associazione Libera Rappresentanza.

Fonte: https://www.facebook.com/girolamo.foti/posts/10156276389594765

Questo video è un esempio

https://www.facebook.com/girolamo.foti/videos/10156285408689765/

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Nello specifico il Delegato CoCeR Foti, ad esempio, in questo video inizia con il ringraziare “il gruppo di amici” che lo avrebbe sostenuto con univoca “volontarietà” e “amicizia” per l’elezione poi avvenuta:

  • ringrazio quel gruppo di amici, abbiamo condiviso questa esperienza di candidatura al CoCeR, che vorrei ringraziarli uno a uno, Marco Votano che ha fatto un passo indietro per dar spazio a me in questo particolare momento storico della rappresentanza militare, a Migliore, a Sandro Frattalemi, a Marzi, al collega Chiariglione, a Segnin che ha dato dimostrazione di umiltà che è stato il mediano in campo in questa squadra…”.

Questa rappresentazione dei fatti idilliaca e conviviale, rappresentata nel video e in altri post dal Foti, è una realtà volutamente travisata e non confacente alla realtà dei fatti:

  1. Nei due giorni relativi alle elezioni CoCeR non c’era in campo nessuna squadra di amici che di comune accordo e nella massima lealtà e trasparenza stava coordinando una strategia comune, bensì era presente un gruppo di persone isteriche, litigiose e divorate dal panico e dall’ansia più nera, che miravano tutte ad essere elette nell’unico posto disponibile (ricordate cosa ho descritto sopra al punto “D” puntualizzazione?), con qualsiasi modalità e a discapito di tutto e di tutti, anche degli “amici” (cosa poi successa). In quei concitati momenti svoltosi nell’aula e nella  stanza CoCeR, le urla e i toni erano talmente fuori controllo al limite della zuffa fisica, da richiamare più volte l’attenzione delle persone ( di vari gradi) transitanti nei corridoi:
  • me ne fotte un cazzo dell’onore e della lealtà, io devo essere eletto in un modo o in un altro”, “è inutile presentare i propri programmi, qui ora non c’è da scegliere i migliori o i più bravi, bisogna solo fare i conti matematici dei voti“, giusto per dare un esempio dell’alto “valore” delle discussioni;
  1. Il suo amico e collega Marco Votano, ringraziato da Foti per aver fatto volontariamente un “passo indietro” in favore dell’elezione dello stesso Foti”, ovvero per avergli ceduto  per amicizia l’unico posto disponibile di CoCeR (per quanto affermato nel video), nella realtà non avrebbe potuto fare altrimenti poiché era automaticamente fuori dalla corsa per una semplice questione di anzianità e di voti disponibili.
  • Non sarebbe mai stato eletto, quindi da dove viene questo “slancio di vera amicizia”?
  • Nel lasciargli un posto che non aveva?
  • Infatti sia Foti che Votano si sono accaparrati entrambi sette voti su sette disponibili( ripeto presi disattendendo alla parola data).
  • Visto quanto sopra, quali voti si è tolto Votano per donarli al suo amico Foti?
  1. Foti ringrazia i suoi “amici” Frattalemi, Marzi, e Chiariglione per il supporto e il sostegno avuto, quando invece tutti e tre i personaggi gli hanno rappresentato in più momenti e in più modi, tutto il loro disappunto per il tradimento subito:
  • Ad esempio, Foti è al corrente che alle 09:21 di martedi 10 luglio, mattina delle elezioni, Segnin ha telefonato al sottoscritto per dire che Votano indicava insieme allo stesso Foti, i suoi “amici” Frattalemi, Migliore e Marzi come persone verso cui non porre fiducia poichè non avrebbero mia mantenuto la parola data la sera prima, quindi da non votare? Forse si perchè Votano stesso mi aveva detto di aver avuto rapporti con Foti fino a notte inoltrata.
  • Contrariamente a quanto lasciato intendere da Foti, nessuno ha sostenuto la di lui elezione a discapito degli altri, infatti Foti stesso aveva proposto e fatto accettare a tutti di votare e far eleggere il gruppo seguendo il criterio di anzianità ( in ordine: Frattalemi, Chiariglione, Foti, Migliore, Marzi, Votano, Segnin);
  • Foti con tale criterio sarebbe stato il terzo della lista dietro Frattalemi (che comunque avrebbe lasciato il posto a breve per concorso 958), e Chiariglione. Quindi Foti non sarebbe stato eletto se avesse mantenuto la parola data, come invece lasciato spudoratamente intendere;
  • Foti per tutti e due i giorni delle elezioni ha continuato a garantire la sua osservanza di tale accordo, inneggiando alla lealtà e alla amicizia tra tutti i presenti: “amici miei mi raccomando, io sono di parola e mi fido di voi, la parola data si rispetta. Ok per tutti?”;
  • Purtroppo Foti in accordo (segreto?) con Votano, Migliore e Segnin, il giorno delle elezioni, seppur nel momento stesso delle votazioni ancora giurassero di rispettare l’accordo preso, così come sempre garantito, in barba alla parola data evitavano di rispettarla votando in altro modo. Uno di loro, per assicurarsi matematicamente la sconfitta degli altri, ad esempio, ha utilizzato solamente tre su i cinque voti a disposizione ( Votano), un’altro solo 4 su cinque ( Segnin);
  • Il risultato è stato che Frattalemi, Marzi e il sottoscritto, così come anche da loro stessi dichiarato, venivano tagliati fuori da Foti, Votano, Migliore e Segnin, in barba alla parola data, ovvero in maniera completamente scorretta e contraria all’etica, all’amicizia e all’onore tanto sbandierati proprio da Foti nel suo video e nei suoi post;
  • Frattalemi e Marzi erano certi fino allo spoglio dei voti di essere del gruppo Foti/Votano/Migliore/Segnin e dagli stessi tutelati e supportati, ovvero di ricevere pari voti, sette, a discapito del solo Chiariglione ( che come detto, secondo il disegno dei sei, ero il pollo da usare e gettare);
  • Purtroppo Frattalemi e Marzi si sono fidati delle persone sbagliate visto che sono stati traditi anch’essi;
  • Ovviamente non possono recriminare nulla agli altri, visto che loro stessi hanno perpetrato lo stesso comportamento nei miei confronti, non votandomi: “Chiariglione come ti avevo promesso ti ho votato, ora tu vota me mi raccomando” (frase detta davanti ai seggi alla mattina delle votazioni mentre mi accingevo al voto, quando poi, come si è venuto a sapere in seguito, lo stesso personaggio non aveva nemmeno ancora votato, visto che io sono stato il primo della categoria ad esprimere il voto);
  • Migliore, che da un mese prima delle votazioni CoCeR aveva iniziato anch’egli ad assicurarmi il suo appoggio incondizionato: “ti stimo, sei l’unico di valore, ti seguo da sempre sul tuo blog, sei un amico vero”, “ amico mio uno dei miei voti va a te lo sai vero?”, “ amico mio lo sai che se dovesse servire io farei un passo indietro per lasciarti il posto, tu sei la persona giusta per poter cambiare le cose”. Ha poi disatteso la parola data;
  • Segnin, verso cui nutrivo speranze, amicizia e fiducia, mi ha sempre fatto da “fidato amico consigliere” ( ricordate come lo chiama Foti nel video? Il mediano). Nei due giorni mi ha evidenziato continuamente la serietà e l’onore presente nella sua squadra. Per due giorni non ha fatto altro che ripetermi che lui aveva fatto un passo indietro per lasciare a me il posto (Segnin non era mai stato in corsa come da sempre detto da Votano, da fin prima delle votazioni CoIR, proprio per lasciare il posto a Foti e Votano).

Segnin essendo il braccio destro di Votano e Foti, però, ed avendo con loro da subito organizzato le strategie dei voti, eri sicuramente a conoscenza di tutti i doppi giochi instaurati contro la mia persona. Cosa poi confermata in seguito.

Nei due giorni passati insieme a Roma non facevi altro che rassicurarmi della buona fede dei tuoi amici Foti e Votano cercando di convincermi che sarebbero stati gli unici a mantenere le promesse fatte.

Mai hai lasciato intendere che ci potessero essere delle defezioni alle promesse fatte, quindi dell’esistenza di possibili problemi per la mia elezione in special modo da parte dei tuoi amici Votano e Foti.

  • Foti, 11 luglio 01:38: Spendo due parole per elogiare il giovane collega che voglio bene come un fratello minore che si chiama Salvatore Segnin lui ha sempre lavorato per gli altri, non ama esibirsi oppure mettersi in mostra ma sopratutto fa parte di quei colleghi che mi hanno concesso l’opportunità di riscattarmi con la mia riconferma al Cocer.
    L’amicizia resta sempre accesa nei nostri cuori, non abbiamo guardato al nostro interesse abbiamo scelto non il migliore ma la persona più adatta a questo difficile momento storico purtroppo abbiamo fatto anche delle scelte di testa e non di cuore. Grazie Totò ti voglio bene.

Fonte https://www.facebook.com/girolamo.foti/posts/10156276374484765

Segnin nella giornata del voto potevi decidere se essere pienamente leale, corretto e trasparente con Foti e Votano o con me, hai fatto la tua scelta.

Foti, Votano, Migliore, Frattalemi, Marzi e Segnin, i sentimenti e i concetti di amicizia, di etica, dell’onore, di gioco di squadra tanto vantati nel video e nei post di Foti, cosi come evidenziati dallo stesso, li ritenete realmente verificati durante le lezioni in questione?

Confermate realmente e pubblicamente senza poter essere smentiti la versione data da Foti?

N.B.: Nel caso doveste contraddirmi dichiarando che sto mentendo, per favore, autorizzatemi contestualmente a pubblicare un pò di materiale in mio possesso. Giusto per coerenza.

Nel video Foti elogia i nuovi giovani CoCeR, Delcuratolo, Duca, Moretti, Carta, Minissale, garantendo loro collaborazione, fiducia e sostegno, e facendo intendere un suo comportamento collaborativo e fiducioso, dimenticando però, tutti gli insulti e i giudizi detti e scritti su Facebook su vari profili e gruppi proprio contro le stesse persone.

Ad esempio, stranamente nel video Foti non giudica questi “giovani” come fatto sempre in precedenza, quali incompetenti, lobotomizzati, pecoroni, “non sanno nemmeno dove si trovano di casa”, “persone vuote dentro”, robotizzati o inutili idioti, giusto per citare alcuni aggettivi cari a Foti e Votano.

Come mai?

Cosa è cambiato in questi giorni?

E’ diventato loro amico? Questo lo escludo.

Potrebbe essere perchè i “giovani” hanno la maggioranza numerica all’interno della rappresentanza e facendo il contrario sarebbe completamente isolato e depotenziato?

Spero non sia che per salire sul carro dei vincitori, o per potersi vantare di traguardi che a breve questi “giovani” Delegati raggiungeranno in favore di tutti, vengano da Foti ora messe da parte le sue intime convinzioni, le ideologie, l’onore, la faccia o le mille promesse fatte ai colleghi suoi sostenitori.

Non voglio credere sia questo il motivo. Sarebbe troppo.

Rimane il fatto che, o erano inconsistenti, fuori luogo, pregiudizievoli e false le accuse e i giudizi mossi in precedenza verso Delcuratolo, Duca, Moretti, Carta, Minissale, o sono false e non sentite le lodi, l’amicizia e la stima ora decantate su Facebook, verso le stesse persone. Se ci sono altre spiegazioni ben vengano a togliere dubbie e pensieri.

La cosa più divertente è continuare a leggere i messaggi che Foti riversa su facebook e WhatsApp.

Ad esempio:

  • Foti 12:28 27/07/2018:”Si è conclusa questa prima settimana del Cocer Esercito XII mandato. 
    Rispetto al passato siamo usciti dalle classiche logiche delle categorie, per questo motivo siamo una grande squadra.
    Ho visto tanta voglia di fare, tantissima umiltà e tra noi non esistono fantasmi, dicerie, colpi bassi, orchi, invidie ed altre forme di spazzatura ideologica che creano solo futili divisioni.
    Complimenti a tutti noi del nuovo Cocer, tutti uniti per il cambiamento.”

Fonte: https://www.facebook.com/girolamo.foti/posts/10156317087239765

In questi messaggi ostenta con orgoglio la sua differenza dal passato, quando lui stesso era  orgogliosamente parte integrante di quello stesso sistema che adesso identifica in maniera negativa. Lui era l’archetipo di quel sistema, per come si è sempre posto in passato.

Foti ripete e rafforza il concetto che “finalmente” ora sono usciti dalle classiche logiche di categorie“, ma se ora le nomina in maniera negativa, come mai in passato non le ha mai denunciate o non ne ha preso le distanze?

Ora Foti vanta di essere un elemento di una “grande squadra“. Purtroppo quella che ora esalta è la stessa denigrata e infangata fino a qualche giorno fa. Ma è anche la stessa però che contestualmente dal Foti prende le distanze attraverso messaggi postati sui propri profili. Forse qualcuno non ha proprio le idee chiare, oppure cerca di mischiarle agli altri, infatti non sembrerebbe esserci tanta sintonia e legame così come venduto da Foti.

Poi candidamente Foti, forse per cercare di far dimenticare la campagna diffamatoria orchestrata sul suo profilo personale e attraverso l’associazioni da lui rappresenta, verso i nuovi CoCeR Delcuratolo, Duca, Moretti, Carta, Minissale, reitera una diabetica sviolinata “Ho visto tanta voglia di fare, tantissima umiltà“, ribadendo poi un rapporto etico e corretto che forse solo lui vede “tra noi non esistono fantasmi, dicerie, colpi bassi, orchi, invidie ed altre forme di spazzatura ideologica che creano solo futili divisioni”. Non si capisce se c’è qualche dimenticanza nei contenuti o sta facendo autocritica per alcuni atteggiamenti da lui vantati in passato.

Per poi finire rimarcando una sua appartenenza ad una squadra che forse non lo vorrebbe nemmeno in panchina visto tutto ciò che gli ha detto in precedenza: Complimenti a tutti noi del nuovo Cocer, tutti uniti per il cambiamento”. 

Continua a far intendere che lui è differente da quel precedente sistema che lui stesso ha creato e che, oltretutto, avrebbe voluto reiterare anche ora, per fortuna senza riuscirci “ma siamo matti? Non dobbiamo dare in mano la rappresentanza e i sindacati a quei bimbiminkia burattini di Bitti”, “…questi sono il nuovo che avanza? Meglio Foti usato garantito” 

Con tutte le contraddizioni messe in campo mi sono perso anche io…

Cambiando argomento ma non tenore.

Foti ha anche più volte formalmente e pubblicamente negato di aver mai chiesto il voto ad alcuno per quanto riguarda la sua elezione: “giuro di non aver mai chiesto il voto di nessuno”.

Come sempre elargendo giuramenti.

Anche questa affermazione è completamente falsa come si potrebbe evincere in vari modi.

Foti se credi stia dicendo il falso autorizzami a pubblicare tutto quello che ho.

In tali messaggi e telefonate, Foti oltre a chiedere il voto e a mettermi in guarda dalle coltellate che avrei ricevuto nel giorno delle elezioni, cercava anche di convincermi della necessità di supportarlo nella fondazione del suo sindacato: “non penso al CoCeR xke sarà il giorno delle coltellate, da militare vedo solo inaudite falsità, pugnalate e altro. Ma che schifo”, “persone serie come te mi serve, noi sappiamo cosa vuol dire lavorare con dignità, metterci la faccia. Sappiamo cosa vuol dire lealtà e onore”, “in merito al l’associazionismo sindacale che a breve esce la sentenza che intendi fare? Lo facciamo un solo progetto? Io ho 736 tesserati”

Ovviamente ho sempre declinato con grosso imbarazzo, ogni tipo di comunanza con la sua persona e il suo operato.

Sempre Foti ora stigmatizza di continuo “non identificate persone” che secondo lo stesso inneggiano all’odio e alle lotte tra colleghi. Anche in questo caso Foti si dimentica del veleno e da lui stesso sparso su diverse persone, compreso il sottoscritto, in tutta una serie d’innumerevoli post e video pubblicati su vari profili e gruppi Facebook.

Foti, ora mi permetto di darti un consiglio nel caso tu voglia ancora proporti nel futuro alle persone come “delegato/politico” credibile e coerente.

Tu che nei tuoi post inneggi alla legalità, all’onestà, all’antimafia, a Falcone e Borsellino, evita al contempo di vantare amicizie come quelle con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che contro tali giudici si scagliò più volte pubblicamente.

https://youtu.be/k5JGWBP7U8Y

[arve url=”https://youtu.be/k5JGWBP7U8Y” /]

Evita per lo stesso motivo e con ancor più motivazione di vantare e sventolare la tua amicizia con il condannato per mafia Totò Cuffaro, ormai tristemente noto sia per le battaglie fatte contro il giudice Falcone e Borsellino, sia per la condanna ricevuta proprio per legami alla Mafia.

https://youtu.be/XoHCYwKLicg

[arve url=”https://youtu.be/XoHCYwKLicg” /]

La mafia, la stessa MONTAGNA DI MERDA che ha trucidato persone, giudici che tu ora inneggi e verso i quali ti ergi difensore e cultore della memoria.

La mafia, la stessa MONTAGNA DI MERDA che devasta la tua terra e affama e ricatta la tua gente, ovvero proprio le realtà che ogni volta dici di voler tutelare durante le tue innumerevoli campagne elettorali.

Nei due giorni romani ti sei vantato più volte dell’amicizia dell’ex Sottosegretario alla Difesa ed ex Presidente del CoCeR Gen. Rossi.

Dallo stesso però tutti stiamo ancora aspettando delle sostenibili risposte circa i reportage fatti proprio su tale Alto Ufficiale dal programma “Le Iene”, nei quali sembrerebbero evidenziarsi dei comportamenti non troppo onorevoli, corretti e coerenti con il ruolo rivestito.

Chi ha visto i video sa di cosa si stia parlando.

http://www.carlochiariglione.com/2018/06/22/perde-il-pelo-ma-non-il-vizio-un-passaggio-allo-stadio-con-lauto-blu-il-gen-domenico-rossi-lex-impunito-sotto-segretario-alla-difesa/

https://www.iene.mediaset.it/video/roma-il-sottosegretario-usa-ancora-l-auto-blu-_64603.shtml

https://www.iene.mediaset.it/video/roma-parentopoli-e-lavoro-in-nero-in-parlamento_66120.shtml

Inoltre, quello che adesso tu nomini “grande amico” e che ti è anche venuto a trovare a casa la sera prima delle elezioni per consigliarti la migliore strategia per essere eletto ( devo a lui ciò che è successo?), in passato è stato proprio da te etichettato in maniera tutt’altro che positiva.

Foti dovresti prendere una posizione e mantenerla, nella speranza che possa essere la più etica e la più sostenibile possibile.

F) Fazioni in campo

Le due fazioni in campo erano “il Movimento 2 Stellette” , sponsorizzato e coadiuvato dall’Avv. Bitti(ex VSP), e l’asse “Foti/Votano/Migliore/Marzi/Frattalemi/Segnin”, capitanato dal duo inseparabile Foti/Votano.

Dopo le elezioni CoBaR, sono iniziate le chiamate dalle varie “fazioni” in campo, verso tutti i delegati per “reclutare” più voti possibili.

Fin qui nulla di anomalo o di sbagliato, ci sta.

Quello che non è stato edificante è il verificarsi di comportamenti poco leali e tutt’altro che corretti.

Ripeto, qui si stigmatizzano i comportamenti e non vengono minimamente dati giudizi alle persone.

G) Prima avvisaglia 

Se è vero che il buongiorno si vede dal mattino allora il pre-elezione CoIR è stata il preludio ad una tempesta.

Premessa:

  • Alle elezioni CoIR ogni delegato CoBaR ha a disposizione due preferenze/voti da dare. Questo vuol dire che se un delegato si vuole candidare a tale carica, un voto lo darà a se stesso e il secondo lo darà alla persona da lui scelta ovvero al suo coppio nel caso ci fosse  in atto un accordo di supporto reciproco.
  • Alle elezioni per il CoCeR ogni delegato CoIR ha a disposizione cinque preferenze/voti.

Il mio coppio alle elezioni CoIR, Cavaliere, dopo aver accettato di comune accordo di supportarci reciprocamente nella corsa alla carica, e dopo aver garantito di non appartenere ad alcuna corrente/fazione presente in campo (come il sottoscritto), dopo aver vissuto dallo stesso strani attacchi e azioni di contrasto ( fuori luogo visto che eravamo in squadra) si scopre essere il coppio ufficiale e formale di Duca, candidato del Movimento 2 Stellette per la nostra stessa area di interesse.

Tale Cavaliere, seppur messo davanti all’evidenza della contraddittoria realtà e stigmatizzato nel suo comportamento da tutti gli altri delegati CoBaR della stessa Brigata, negava vigorosamente tale realtà, rinnegando sia la sua appartenenza al M2S sia di essere il coppio di Duca. Ovviamente i fatti e gli stessi appartenenti al Movimento 2 Stellette, Bitti compreso, affermavano il contrario anche attraverso post pubblici pubblicati da quest’ultimo sui social proprio in quei momenti.

Salve a tutti, con grande piacere ho constatato che dalle risultanze elettorali sono emersi dei “guerrieri” da candidasi ai Coir, i quali, in questi anni, sono stati sempre presenti sui gruppi e non, come parte attiva e prodigandosi come amministratori e collaboratori per il bene comune, con l’obiettivo principale di portare avanti i progetti che ci hanno in questi anni unito, in primis la rivisitazione del riordino dei ruoli e definire i parametri del nuovo sindacato militare in corso d’opera. Per questo servirà l’aiuto di tutti per portare ai Coir tanti più eletti che condividano le idee comuni, per cui, se realmente insoddisfatti di questo status quo, bisogna andare oltre le amicizie e le parentele ed esprimere un voto utile al rinnovamento, per questo ognuno di noi dovrà farsi parte integrante del progetto comune per il rinnovamento della rappresentanza, contattando amici, parenti, ecc.. per sensibilizzare i loro delegati ad abbracciare questo nuovo progetto. Pertanto i nostri principali “guerrieri” sono:

  1. Coir forze operative Fabio Minissale/Mauro Mastrototaro;
  2. Coir forze operative sud Gaetano Cotronei/Caracausi Gianluca;
  3. Coir truppe alpine Antonino Duca/Umberto Cavaliere; (in seguito il post è stato modificato con Spellecchia)
  4. Coir forze operative Moretti Raffaele/Manolo Leone;
  5. Coir logistico Fabio  Martinez ;
  6. Coir comando scuole Delcuratolo Davide/Silvestro Attanucci.

Loro non hanno paura degli altri candidati, delle varie cordate, delle pre-elettorali cene, cornetti e caffè, loro diversi, loro ci mettono la faccia e sono uniti da un progetto comune, non sono affamati di poltrone per volubilità personale, ma uniti da un progetto comune… il rinnovamento.

Se ci saranno i numeri si potrà valutare di creare ulteriori cordate laddove si possono eleggere 4 delegati con 2 preferenze… ma per ora bisogna concentrare le energie sui nomi espressi…
A noi la scelta…

Semper Ad Maiora

N.B.: Per chiarire, il problema non era la sua appartenenza ad una o all’altra fazione, poiché tutti siamo liberi di decidere e scegliere la nostra strada.

Il problema era una questione di trasparenza e lealtà mancante in tale comportamento.

Cavaliere avendo a disposizioni due preferenze ed essendo lui stesso in corsa per il posto di CoIR, avrebbe dato il primo voto a se stesso, ma il secondo?

Lo avrebbe dato al sottoscritto, mancando quindi alla parola data al Delegato Duca, oppure lo avrebbe dato a Duca mancando alla parola data a me?

In ogni modo una parola sarebbe stata non rispettata.

Su questo punto, quindi, si vuole precisare per l’ennesima volta che il problema non era rappresentato dalla fazione scelta o dall’appartenenza ad una associazione, bensì da una parola che non sarebbe stata mai rispettata.

Cavaliere, seppur messo di fronte a riscontri obiettivi e oggettivi e a una richieste di spiegazioni, ha sempre negato l’evidenza e ogni addebito, abbandonando la discussione inesorabilmente nata, senza accettare il confronto, confermando implicitamente con tale gesto ogni contestazione mossa.

Successivamente dal Movimento 2 Stellette è stato rimosso dalla corsa al CoIR quale coppio di Duca e sostituito con  Spellecchia. Potrebbe essere questo un ulteriore indizio.

Dopo tutto quanto descritto, lo stesso, attraverso l’invio di messaggi e altro, ha anche tentato di screditare il sottoscritto agli occhi degli altri delegati CoBaR, tentando al contempo di deviare tutti i voti su se stesso. Realtà confermata da vari delegati CoBaR.

N.B.: Cavaliere se pensi che io stia dicendo il falso autorizzami a pubblicare tutto il materiale in mio possesso.

H) Fasi della vicenda

  1. Fase di reclutamento
  2. Individuazione di un nemico comune
  3. Far parte della squadra vincente
  4. Patto di fratellanza e supporto

a) Fase di reclutamento:

Questa è la fase che mi ha fatto cambiare idea sull’elezione del CoCeR, spingendomi invece a fare ciò che descrivo in questo articolo, poichè confermava una realtà che era tutt’altro incentrata e finalizzata al benessere del personale.

Alle elezioni CoIR sono uscito primo con 32 voti su 55 votanti, vittoria assolutamente inattesa e inaspettata anche per me.

Riflessione: Tale vittoria però deve aver scombussolato tutti i piani delle cordate, specialmente quella di Votano/Foti, visto che avevo preso il posto di Parisi, proprio di uno di loro (arrivato quarto su tre posti disponibili), ovvero avevo indebolito la loro squadra di 5 voti alle successive votazioni per il CoCeR.

Da questo momento sono stato letteralmente investito per un mese da decine e decine di telefonate mirate a richiedere il mio supporto/voto, in riferimento alle successive votazioni per l’elezione del CoCeR.

Inesorabilmente ogni telefonata finiva con “ ho capito che tu sei la persona giusta, quindi tu vota me e io voto te ovviamente”: nemmeno avessero avuto a disposizione 100 voti da dare visto che la stessa promessa la proferivano nei confronti di tutti gli altri delegati.

Io per dignità non ho chiesto ad alcuno di votarmi e ho detto a tutti che avrei deciso chi votare solo dopo aver sentito e conosciuto di persona gli altri delegati.

Io sicuramente non posso essere smentito.

A tutti ho sempre ripetuto che non appartenevo ad alcuna cordata e che, in caso di vittoria, avrei ben volentieri collaborato con chiunque si fosse presentato con principi eticamente e professionalmente sostenibili.

Tornando alle telefonate di “televendite”, la palma della vittoria dei più assillanti e la corona di Re per il più presente tra i nuovi “amici” indubbiamente va al delegato CoCeR uscente Marco Votano e al neo eletto Girolamo Foti.

A Votano però va riconosciuto un pregio, è stato quello più lungimirante visto che aveva intrapreso fitte e lunghe chiamate verso la mia persona già appena concluse le votazioni per il CoBaR.

Con furbizia, avendo capito che su carta avevo buone probabilità di vittoria, voleva blindare il mio voto ancor prima delle elezioni CoIR e in previsione di quelle del CoCeR.

Votano e Foti, da “politici” navigati quali sono, hanno subito messo in campo quelle chiavi comunicative indicate in ogni corso di “comunicazione efficace” quali grimaldelli di contatto. Indubbiamente amicizie in comune e il mio blog personale li hanno aiutati a carpire i punti/principi per me importanti per spingermi a calare la guardia, quali la famiglia, i figli, l’etica, l’onore, l’amicizia, la lealtà, la tutela per il compagno di squadra.

Infatti, in ogni chiamata, Votano e Foti non mancavano di enfatizzare il fatto che esistesse una piena somiglianze tra me e loro nel rapporto con la famiglia e i figli, oppure nella visione del lavoro e nell’attaccamento alla divisa, nella volontà di portare avanti blog, associazioni, soffermandosi e rimarcando quanto importanti per loro fossero valori quali amicizia, lealtà, onore, coerenza e trasparenza.

Ovviamente, come detto, sarebbe bastato leggere qualche mio articolo pubblicato sul mio blog personale per capire quali fossero per me i valori vitali nella vita quotidiana e nel servizio.

b) Individuazione di un nemico comune

Dopo la fase dell’approccio e dell’adescamento, è iniziata la fase del “nemico comune”.

Da questo momento Votano e Foti hanno iniziato a identificare la figura di un nemico da dover combattere insieme, concretizzata principalmente con la persona dell’Avv. Bitti, ex loro amico e collega della Rappresentanza.

Su tale Persona hanno iniziato ad enunciare fatti e aneddoti non privi di giudizi personali e negativi, al limite della diffamazione, identificandolo come uno dei responsabili del malessere vissuto dai colleghi, o come persona interessata non al benessere del personale in servizio, bensì al reclutamento di persone da far iscrivere al suo Movimento 2 Stellette.

Successivamente, hanno allargato gli attacchi a tutto il personale iscritto al Movimento 2 Stellette, e in particolar modo a quelli vincitori delle elezioni per il CoIR, nominandoli in vari modi, ovviamente tutti negativi. I più in voga erano “inutili idioti” e “lobotomizzati”, altri meno carini li lascio all’immaginazione.

Un altro loro nemico, trattato alla stregua di Bitti e con gli stessi toni, è il riconfermato CoCeR Mangiulli.

Mangiulli è stato descritto ed etichettato in ogni modo e maniera per tutta la campagna elettorale come il nemico da abbattere.

Anche alla sera pre elettorale svoltasi a casa di Foti, sia Mangiulli sia Gentile sono stati fatti oggetto di tutta una serie di “complimenti”.

Giusto per chiarire, ciò che Foti con orgoglio vende come “Sala Operativa” delle elezioni, in realtà era una casa che per tenore, tipologia e pulizia sembrava della “Zia Olga” di 90 anni.

Nei giorni prima delle votazioni per il CoCeR ho anche ricevuto telefonate da numeri a me sconosciuto, nelle quali l’interlocutore, senza dirmi da chi avesse avuto il mio numero, mi parlava delle elezioni CoCeR e dei candidati in campo, sparlando di alcuni e santificandone altri.

Come ad esempio quella nella quale un delegato residente al Sud, perfetto sconosciuto, mai visto ne conosciuto, senza nemmeno chiedermi quali fossero i miei rapporti con Mangiulli (forse qualcuno lo aveva indirizzato e già istruito?), iniziava a vomitare fango sullo stesso dicendomi di non votarlo poiché non degno a causa di tutta una serie di motivi e di comportamenti minuziosamente elencati. Ovviamente tutti non positivi.

Regolarmente dopo queste situazioni ricevevo sempre la chiamata di Votano che mi chiedeva se ci fossero state novità o chiamate.

c) Far parte della squadra vincente

Votano e Foti in più momenti e in più modi hanno cercato di convincermi che la loro fosse l’unica realtà vincente, quella da cavalcare per poter ottenere la poltrona da CoCeR.

Per far questo, enfatizzavano i rapporti di lealtà e amicizia presenti nella loro squadra ed assenti in quella avversaria.

Nelle varie interfacce avvenute, Foti e Votano non perdevano occasione per evidenziare i loro punti forti e le cose fatte in passato.

Stessa azione è stata esercitata da Migliore e Segnin in più momenti e in più modi.

Tutto questo per convincermi che loro fossero la scelta migliore da fare.

d) Patto di fratellanza e supporto

Questa ultima fase presupponeva la presa di coscienza da parte mia del fatto che nella loro squadra ci sarebbe stato il più totale e completo supporto reciproco, oltre alla garanzia per quanto riguarda lo scambio di voti, ovvero una sicura elezione al CoCeR.

Peccato che, forti della presunzione della mia “ignoranza” circa i meccanismi delle elezioni CoCeR (differenti nella dinamica rispetto ai precedenti ruoli), hanno ben omesso di chiarire che io non sarei mai stato realmente appoggiato da loro poiché se così fosse stato, per anzianità avrei preso l’unico posto disponibile di CoCeR. Frattalemi, seppur già delegato CoBaR e CoIR, forse aveva mancato di chiarire ai suoi elettori che era in procinto di presentare domanda per il concorso “Maresciallo 958”.

Ometto tutte le leccate di culo, le tattiche, le ruffianerie, le pacche sulle spalle, le rassicurazioni e i grandi sorrisi elargiti nelle due giornate delle elezioni, finalizzate a tenermi nella loro cordata.

Non sarebbero esplicativi chilometri di parole per dare al lettore il senso di disgusto provato.

Votano, la sera prima delle votazioni mentre a piedi li riaccompagnavo all’alloggio, sottobraccio mi ha ripetuto per tutto il tragitto:

  • Carlo stai tranquillo, ho già parlato con gli altri e voteremo quelli indicati a cena. Con gli altri cercherò di evidenziare la regola del congiuntivo. Dobbiamo votare e far eleggere chi almeno sa mettere in fila due parole in croce senza sbagliare il congiuntivo. Mi spiace per Foti ma non possiamo rischiare. Girolamo deve mettersi da parte altrimenti dobbiamo farlo noi” “tu devi essere eletto”.

Stesso concetto del “congiuntivo” proferito dallo stesso Votano anche per telefono nelle settimane precedenti al voto.

I) Conclusioni

Ora, per concludere, chiedo alle persone sopra citate, Foti, Votano, Migliore, Marzi, Frattalemi e Segnin, se il posto di CoCeR così come identificato ed utilizzato da voi, se un incarico per quanto prestigioso e ben remunerato possa essere, vale un amicizia, vale il proprio onore, vale non mantenere una parola data, vale abbindolare, sfruttare e poi gettare via altre persone magari ingenue e in buona fede.

Vi chiedo cosa vogliano realmente dire per voi parole come onore, onestà intellettuale, coerenza, lealtà e amicizia.

Ve lo chiedo in buona fede poiché non sono riuscito a capire la vostra posizione in merito.

Per tutti i mesi pre-elezioni, non avete fatto altro che chiamare, massaggiare, inneggiare all’amicizia, alla sacralità della divisa e della parola data, e poi?

Cosa è successo?

Certo, come da voi affermato siete spariti per vergogna di ciò che mi avete fatto.

Ma visti i presupposti, questa redenzione è reale o segue la strategia sopra descritta?

Ovviamente il fatto che io vi abbia contattati dopo le votazioni, nuovamente fingendomi ingenuo e credulone verso le scuse e le artificiose ricostruzioni dei fatti da voi dichiarati “non ti ho votato perchè mi sono dimenticato” forse vi ha spinto a cercare il dialogo per chiudere bonariamente la questione.

La cosa che non capisco è che tutti, ovviamente senza che vi siate messi d’accordo, avete dato la stessa spiegazione ai fatti, ovvero alla mia non votazione, quindi contrariamente alle promesse da voi stesse fatte:

  • Carlo innanzitutto ti chiedo umilmente scusa ho dimenticato di votarti, mi sono confuso”

Ne ho citato uno come esempio, ma gli altri hanno gli stessi contenuti e tenore. Tutti imputano ad una distrazione il fatto di non avermi votato.

Volendo prendere per buono il messaggio contenente come motivo dei fatti sopra esposti una semplice e innocente “dimenticanza”, dovrebbe però far nascere un dubbio cruciale:  una persona che per 24 ore dice, urla, ripete, scrive di votare cinque nomi, ripetendoli per 48 ore, e che dopo di tutto ciò, al momento delle votazioni con tanto di elenco cartaceo alla mano dei nomi da votare si sbaglia a scrivere dimenticandosene uno( questo è quanto affermato), può essere capace di decidere del nostro futuro? Può essere la persona che sotto stress, davanti ai Vertici militari e politici può far valere la sua parola e le richieste di tutti?

Ragionando in generale e uscendo da questo contesto, una persona, indifferentemente che sia incompetente, non colta, distratta o sleale, corrotta, disonesta, quindi indifferentemente che sia in buona fede o malafede, se non è in possesso di alcuni presupposti etici, morali, professionali o intellettivi, non dovrebbe ricoprire delle cariche o degli incarichi capaci di decidere del benessere o del futuro di altre persone.

Il dubbio comunque è lecito.

Votano mi permetto di citare solo alcune tue parole espresse dopo il voto e solo dopo che io ti ho ricontattato sempre facendo il finto scemo: “ …Carlo sappi che in un contesto differente sei e saresti stato l’unica scelta intelligente, quanto meno per me...

Ma con questi presupposti, con tutta l’amicizia espressa, con tutto ciò che mi hai detto e promesso in questi mesi come mai allora non mi hai votato? Per quale motivo, non contento, hai detto anche agli altri di non votarmi?

Sei troppo divertente…

Un’altra cosa molto divertente che ancor più “cozza” con tutte le giustificazioni e i messaggi di “amicizia” che mi avete mandato dopo le votazioni a giustificazione delle vostre condotte a mio avviso scorrette ( “scusa non volevamo, scusa è stato un errore involontario), è ciò che mi hanno raccontato dei colleghi che erano al tavolo accanto al vostro mentre mangiavate proprio dopo le votazioni.

Gli stessi mi hanno raccontato di quante risate vi siete fatti alle mie spalle per avermi “fregato come un coglione” e per come sono stato “credulone e ingenuo”.

Pur non conoscendovi, loro avendo sentito nominare il mio nome si sono goduti tutto il vostro dialogo che poi mi hanno consegnato in maniera “minuziosa e dettagliata”!

L) Riflessioni

Non c’è ne’ rabbia ne’ delusione visto che non mi aspettavo nulla da voi, nemmeno una virgola di più di quanto avete fatto.

Purtroppo o per fortuna la mia età e le esperienze vissute mi hanno tolto un po’ d’ingenuità.

Non ho nemmeno delusione per la mancata elezione a CoCeR, al contrario di voi che morivate per quella poltrona.

Nessuna aspettativa, nessuna delusione.

Le battaglie si possono combattere su mille fronti e con infinite modalità, infatti è quello che continuerò a fare anche da esterno.

Vivo solo tanta pena per i vostri figli e le vostre famiglie, nella speranza che possano avere degli esempi di vita da seguire e ai quali ispirarsi.

La cosa che più mi rincuora è che di sicuro i nuovi CoCeR per quanto giovani e inesperti, per citare le vostre parole, faranno piazza pulita delle vecchie mentalità e dei finti paladini del popolo, cercando di migliorare il massimo possibile nel minor tempo possibile, anche per evidenziare la differenza con il “vecchio garantito”.

Carlo Chiariglione

#nessunorimaneindietro

P.S: Ai nuovi e giovani CoCeR tutto il supporto e la vicinanza possibile.

Fonte foto di copertina: La Giudecca di Dante Alighieri https://www.divina-commedia.org/varie/linferno-di-dante-una-storia-naturale/

http://www.treccani.it/enciclopedia/giudecca_%28Enciclopedia-Dantesca%29/

 

“Scellerato è colui che inizia una battaglia senza piani di contingenza, armi, logistica, finanze ed esperienza, poiché non potrà decidere da solo il momento in cui farla terminare e tanto meno chi sarà a perire sul campo”

N.B.: Nel caso qualcuno volesse intraprendere una discussione qui o in altre sedi ritenute più opportune al fine di minare la veridicità dei fatti, si rimane ben disponibile a contrapporre tutta una serie di riferimenti, fatti, circostanze, testimonianze e “supporti” obiettivi e oggettivi a conferma di quanto dichiarato e molto molto altro. Spero che gli altri possano risultare tanto fortunati o organizzati da poter fare lo stesso.