Obbiettivi da raggiungere, passioni da inseguire e sogni da realizzare.

Di solito è di questo che c’è bisogno per sentirsi vivo. A volte però non basta, in alcuni casi tutto si trasforma in un doloroso senso di VUOTO.

Appena diplomato, una vita che sprizza gioia da ogni poro e tanti obbiettivi nel suo cammino.

E’ questa la vita di Gigi, ragazzo onesto, simpatico e volenteroso.

Gigi piace per la sua simpatia e premura che rivolge agli altri. Ha amici, piace alle donne, ma dietro i suoi sorrisi c’è in realtà un’immensa malinconia, la stessa malinconia che gli provoca brutti pensieri.

La noia in quei momenti lo assale, vorrebbe solo dormire e non risvegliarsi.

Tutto non ha più interesse, si chiude come un riccio indifeso, mette in gabbia sé stesso e allo specchio non si riconosce.

Parlarne è un tabù, tenersi tutto dentro è la prassi, gli altri lo giudicherebbero e questo lo spaventa.

Un mattino, stremato dalla sofferenza, il pensiero di farla finita rimbomba nella sua testa, sembra l’unica soluzione: è deciso al gesto vigliacco.

Cammina avanti e indietro come impazzito per la casa, chiama gli amici per attenuare il malessere, ma non funziona.

La “bestia” lo assilla come un diavolo tentatore, di continuo, senza sosta: “Fallo, fallo, è l’unica soluzione”.

Prende una sedia e una corda, tremante la lancia sulla ringhiera per salire al piano di sopra, l’avvolge attorno al suo collo, in lacrime, è pronto a saltare dalla sedia.

E’ ormai vicino, sull’orlo del precipizio, manca poco per dar soluzione ai suoi problemi, un salto ed è tutto finito.

Dà un ultimo sguardo al di fuori del balcone, qualcosa lo distrae.

Nota una signora anziana, è lì, davanti a dei cassonetti dell’immondizia.

Rovista nel pattume la povera vecchia e Gigi rimane fermo ancora avvolto dalla corda a guardarla.

L’anziana signora trova degli scarti di verdura e accenna una sorta di sorriso per aver trovato qualcosa da mangiare.

E’ serena. Tutta la sua tristezza e l’ansia della giornata è svanita nella mente della vecchietta per un semplice  e naturale sentimento di soddisfazione.

La signora nel dolore ha imparato a dar valore alle cose positive che nella vita gli si presentano.

Gigi scende dalla sedia…

Il vuoto che sentiva stava svanendo, il cuore aveva rallentato i battiti, era come se non stesse più pompando sangue ma serenità.

Di corsa va verso il frigo, prende un po’ di carne e di verdure fresche che infila dentro una busta.

Scende le scale tutte d’un fiato, va incontro alla vecchia.

Arrivatole accanto prende dalle mani dell’anziana il ciuffo di verdura appena raccattato e al suo posto le dà la busta appena preparata.

La signora lo guarda con timore, ma dopo aver osservato il contenuto della busta si commuove.

Non sa chi sia quel ragazzo, né da dove venga.

L’anziana signora si rivolge al ragazzo dicendo: “Grazie figliolo, ti ringrazio tanto, che Dio ti benedica”.

Gigi nota gli occhi azzurri dell’anziana e risponde alla vecchia: “Sono io che ringrazio lei, perché oggi mi ha salvato la vita”.

Gigi vive, è rinato da quel giorno, oggi ama la vita.

Gigi ha ritrovato sé stesso!

 

 

di Daniele Cossu