DI:MICHELE TOSO

In questo articolo abbiamo a confronto due modi di fare politica e di concepire la res publĭca completamente agli antipodi: da un lato l’On. Bonafede (M5S) che porta avanti il concetto di fare il politico per rendere un servizio alla cittadinanza, dall’altro l’On. Rotondi (RC) paladino della “casta” e del fare il politico di professione.

Nel presente articolo tratteremo in particolare le affermazioni di maggior  rilievo fatte dall’ Onorevole Gianfranco Rotondi (Rivoluzione Crisitana), seguirà un successivo editor ove saranno prese in considerazioni le prospettive dell’ Onorevole Bonafede Movimento 5 stelle.

Dopo le presentazioni di rito la conduttrice inizia il programma con il seguente postulato: “Il M5S è convinto che non si andrà a votare perché il 16/09/2017 scatta per i parlamentari il diritto al vitalizio”, poi manda la pubblicità.

Come la trasmissione riprende, al contrario di ogni aspettativa, il tema delle elezioni non viene assolutamente trattato; infatti viene presentato il nuovo libro dell’On. Rotondi intitolato “MEGLIO LA CASTA” in cui l’autore contesta l’azione antipolitica svolta dai media negli ultimi dieci anni definendola addirittura: “Un bombardamento di dimensioni cosmiche che fa richiamare lo spettro del Fascismo”.

https://youtu.be/F2SPhpY-1ZQ

 

Terminata la promozione del suddetto libro si inizia ad entrare nel vivo della puntata.

Secondo l’On. Rotondi il M5s FA MALE a restituire così i soldi della politica, (la politica è una signora dotata di borsetta e portafoglio? – forse i soldi della politica sono i soldi dei contribuenti n.d.a.) definendo tutto ciò MERA CARITA’ (06:43-06:55).

Dal minuto 07:13 Bonafede inizia ad annoverare tutti i benefici economici relativi ai parlamentari e Rotondi aumenta vistosamente la deglutizione enfatizzando tale gesto anche con la bocca (07:15-07:33-07:53-08:08).

A volte, e molto probabilmente questo è uno di quei casi, il deglutire è un gesto scaturito da ansia che si accumula nella zona della gola e del collo e serve a scaricare la tensione che ha ormai raggiunto e superato la soglia di tolleranza. 

Sempre in questo frangente dal min. 07:52 il respiro si fa più evidente nella zona del tronco e delle spalle (sale l’adrenalina?).

08:25 l’On. Rotondi inizia a dondolarsi sulla sedia (nervosismo da vendere?)

Rotondi definisce 80.000.000 di Euro un’ELEMOSINA: “Il caffè che offriamo noi al bar” – dice lui – 

Dal min. 09:14 l’On. Rotondi anziché dibattere argomentando con tesi alternative a quelle proposte da Bonafede prova in tutti modi a mettere in cattiva luce il M5S iniziando con un invettiva ai danni di Grillo fino a definirli un “non partito“. 

Qui è interessante cercare di comprendere cosa Rotondi volesse intendere con il termine “non partito”; da un politico di vecchia data si esclude che non conosca la differenza tra un movimento e un partito, quindi va da se che il MOVIMENTO 5 Stelle non sia un partito.

Perché allora avrebbe usato quel termine?

Forse per insinuare che i partiti sono una cosa seria fatta da professionisti (e costano) e i movimenti sono un coacervo di gentaglia che si improvvisano politici dell’ultimo minuto e per questo non possono avere un costo?

Tale ipotesi viene successivamente confermata dalle dichiarazioni fatte dal Rotondi.

Gli attacchi tesi a sminuire i pentastellati si susseguono in forma analoga sino al minuto 11:15.

Al minuto 11:16 Rotondi esce con una frase che permette a chi sa ascoltare di capire con che tipo di homo politicus abbiamo a che fare.

Riferendosi a Bonafede, che continuava nel sostenere la necessità di ridurre i costi politici in generale, enuncia:

“E’ LA POLITICA BELLEZZA!!! (bellezza sarebbe l’On. Bonafede) E COSTA!!!”

E non finisce qui… al min. 11:40: “E’ LA LEGGE CHE DA GLI STIPENDI!!! – Riferendosi alla legge come ad un’entità autonoma capace di intendere e volere; e pensare che alcuni credono che le leggi siano atti normativi… probabilmente chi pensa ciò non è un politico professionista!

Non appena la conduttrice chiede con una domanda diretta sia a Bonafede che a Rotondi quanto prendono di stipendio mensile abbiamo due differenti reazioni.

Il primo fornisce una spiegazione dettagliata degli emolumenti presi e di quelli restituiti, il secondo invece prima cerca di tergiversare parlando del suo nuovo libro, poi a seguito di un’incalzata sull’argomento da parte della Grouber, inizia a dare una risposta non altrettanto articolata, la quale è stata soggetta a contestazioni da parte di Bonafede.

E come risponde l’On. Rotondi?

Con una bella insinuazione di malafede nella gestione patrimoniale del M5S senza però argomentare con prove.

Ad un certo punto (min. 15:35) sempre Rotondi ammette a chiare lettere:

LE BALLE SIAMO PIU’ BRAVI NOI A RACCONTARLE!!! – e sorride compiaciuto – 

Ma NOI chi?

I politici “professionisti”?

Quelli staccati completamente dalla realtà dei cittadini che dovrebbero rappresentare?

Al min. 18:34 Bonafede dichiara che Rotondi si trova al 620° posto su 630 nell’indice di produttività in Parlamento.

Ciò pare che dia molto fastidio all’Onorevole Rotondi infatti non riesce più a restare fermo sulla sedia svelando l’ansia da stress che tale affermazione gli ha arrecato.

19:40 Momento focale e fondamentale.

Da ora si gioca a carte scoperte!

La Grouber chiede a Bonafede: “Ma che male c’è che la politica sia una professione?”

Bonafede: “La politica non può essere una professione”

Rotondi invece controbatte subito: “Deve essere una professione!”

Poi sempre la Grouber per permettere agli ascoltatori di valoutare (forse) quanto i due fossero rispettivamente “attaccati al seggiolone” chiede loro – riporto in sintesi – : Se non doveste fare più i deputati cosa fareste?

Bonafede: “Ritornerei a lavorare nel mio studio legale”

Rotondi: Io sono stato direttore di un giornale (questa non è una risposta alla domanda) e HO IL MIO POSTO IN UNIVERSITA’. Da notare il linguaggio utilizzato: HO IL MIO POSTO.

Da notare anche che Rotondi risponde in maniera vaga senza argomentare o dare informazioni oggettive su lavori che, secondo quanto afferma, andrebbe a fare una volta non eletto.

Qui al min. 22:06 Rotondi esordisce con un paradosso tipico di chi ha parlato il politichese degli anni 80 fino ai 2000: ” I costituenti hanno creato dei privilegi, non per creare dei privilegiati ma …” . 

Va da se, invece, che se vengono sanciti costituzionalmente dei privilegi si crei una classe di privilegiati;

  • sia perché da definizione il privilegiato è colui che gode di particolari vantaggi o facilitazioni;
  • sia perché tali privilegi vengono sanciti per legge.

Successivamente (min.22:24) escono dalla bocca dell’On. Rotondi frasi come: “l’opinione pubblica è drogata!” e mentre lo dice i segnali di possibile disagio/nervosismo e rabbia si fanno più evidenti.

Nel programma si è continuato a discutere sia di andare o no al voto che del vitalizio ai parlamentari ma gli schemi comportamentali dei soggetti analizzati restano pressoché sempre gli stessi.

Se avete visto con attenzione il filmato in oggetto, avrete sicuramente ascoltato il buon Rotondi quando dice che i cittadini lo hanno eletto non per ricevere un suo aiuto economico diretto, che lo stesso nomina “carità”, bensì per ricevere un governo efficace.

A voler cercare scrupolosamente questo “governo efficace” svolto dal buon Rotondi verso i cittadini, forse si potrebbe trovare solo una morte per vecchiaia e delusione, oltre che per stenti e fame…

Cari amici prima di lasciare spazio ai commenti vi saluto con questa citazione:

L’avarizia in età avanzata è insensata: cosa c’è di più assurdo che accumulare provviste per il viaggio quando siamo prossimi alla meta?
(Marco Tullio Cicerone)

Fonte immagine in evidenza:http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/04/19/comunali-milano-la-lista-di-rotondi-esclusa-dalla-coalizione-di-parisi-creo-disturbo-a-forzisti-e-alfaniani/2651593/

Categorie: Politica